Maggio 2024. Per il secondo anno, il progetto REMEMBR-HOUSE è ritornato protagonista del Salone Internazionale del Libro di Torino, tra gli appuntamenti culturali più importanti d’Italia, che quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 220mila visitatori e quasi 30mila tra insegnanti e studenti.
Il primo appuntamento è stato quello con la psicologa, psicoterapeuta e psicodrammatista moreniana Caterina Di Chio che ha tenuto nel pomeriggio del 9 maggio il laboratorio “Case di Memoria” agli studenti dell’Istituto Tecnico Economico Heinrich Kunter di Bolzano. Un momento di confronto sul concetto personale di Casa e i suoi significati filtrati dalle esperienze personali: dove mi sento a mio agio? Quanto conta la mia città di origine? Come è la mia camera di adolescente e in cosa rispecchia la mia personalità e le mie passioni? Le tante domande discusse e condivise seduti in cerchio hanno permesso ai ragazzi di ragionare sull’importanza di un proprio spazio personale, custode di segreti e sogni. I laboratori, questa volta destinati ai più piccoli, si sono tenuti anche domenica 12 maggio con l’attività “Tesori di casa” a cura di Federica Pezzoli del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.
Il 9 maggio, il Salone del Libro è stata l’occasione per ospitare i progetti vincitori del contest internazionale “REMEMBR-HOUSE, Casa di Memoria” a cui hanno partecipato 17 scuole provenienti da tutta Italia e dalla Lettonia.
Ad introdurre i primi e i secondi classificati, la lectio dello storico e divulgatore Carlo Greppi che ha ricoperto l’incarico di giurato nel contest. Dopo i saluti del Presidente del MEIS Dario Disegni e del Segretario Generale di Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura Laura Fornara, Greppi ha fatto una riflessione su “Fonti, tracce, indizi. Come raccontiamo la storia e perché”: un approfondimento che ha saputo trasmettere il valore attivo della Storia e la sua capacità di agire sul presente per migliorarlo e proteggere i diritti di ognuno. Un momento toccante in cui sono stati ricordati anche i destini dei milioni di persone che vengono apparentemente dimenticati sui manuali scolastici ma che subiscono le conseguenze della Storia con la S maiuscola.
A concludere il pomeriggio, gli studenti del IIS “G. Soleri- A. Bertoni” di Saluzzo e del Liceo Scientifico “A. Gallotta” di Eboli, vincitori del primo e del secondo posto del contest che hanno presentato i loro progetti di Case di Memoria raccontando con emozione, competenza ed entusiasmo il lavoro fatto in classe e il loro impegno di giovani cittadini impegnati nella costruzione di un futuro di uguaglianza e rispetto. Prossimo appuntamento per l’inaugurazione della mostra itinerante che racconterà i risultati del concorso!